A Rimini

fotografie di Andrea Samaritani

La mostra si compone di 20 fotografie, in bianco e nero, del formato di cm. 50 x cm. 40.

La mostra è stata esposta presso lo spazio espositivo della Multisala "UGC - Cinema Romagna" di Savignano sul Rubicone dal 28 novembre 2003 all'8 gennaio 2004.

Rimini e Federico Fellini: un rapporto profondo fra il grande regista e la sua città natale.
Fellini visse a Rimini fino all’adolescenza per poi decidere di trasferirsi a Roma e intraprendere la carriera prima di disegnatore satirico, poi di scrittore di testi per la radio, di sceneggiatore e infine regista.
Malgrado la distanza, Fellini è rimasto sempre legato a Rimini e al suo ricordo ha attinto per creare le sue storie e i personaggi che le hanno animate, trasfigurate e riviste: il borgo dei pescatori, il Grand Hotel, piazza Tre Martiri, il Duomo, il Tempio Malatestiano, la spiaggia d’inverno, la neve, lo "struscio" lungo le vie del centro, ecc.
D'altra parte Rimini non nasconde il suo interesse verso il suo cittadino così illustre e conosciuto al mondo. Località evocano atmosfere felliniane ed alberghi, ristoranti portano il nome dei personaggi nati dalla fantasia del regista: Borgo San Giuliano, l'Osteria "La Sangiovesa", l'Hotel "Gradisca", il ristorante "La Saraghina", i vini "I Felliniani", ecc.

La chiesa dei Servi era quell’immenso altissimo muraglione senza finestre che veniva subito dopo il cinema Fulgor.
Per anni non mi sono accorto che era una chiesa perché la facciata e l’ingresso erano nascosti in una piazzetta sempre ingombra delle tende di un mercato.
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"Fra tre giorni arriva il garbein" annunciava con sicurezza infallibile mia nonna. Ed era vero.
Il “garbein” è un vento in più che abbiamo in Romagna. Un vento capriccioso, instabile, assolutamente imprevedibile. Per tutti, meno che per lei.
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