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MERIDIANA IMMAGINI - AGENZIA FOTOGIORNALISTICA

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Il colore del liscio

pubblicato in: Romagnamia
Passato e presente di una canzone tra la provincia e il mondo

Minerva Edizioni, Bologna, 2004

Il colore di fondo è il nero. Il buio della sala. Ho atteso i corpi, gli strumenti e i tagli di luce che uscissero dall'ombra. Ho reso "visibile il buio", sfruttando i vantaggi della fotocamera digitale, la camera oscura del terzo millennio: l'immagine che esce in diretta sul monitor del dorso, l'esposizione corretta gradualmente, l'utilizzo del mosso, del panning, i fuochi selettivi, ecc.

Ho esaltato le luci d'ambiente nei dancing, gli abbracci, le mani che si cercano nel buio, i movimenti dinamici degli orchestrali, senza mai forzare le pose o i gesti: per provare l'emozione della scoperta, la magia dell'attimo fuggente, irripetibile. Il gioco di scattare le fotografie a tempo di valzer!

Ho apprezzato la musica di grande qualità, orchestre che si dannano per mantenere viva la tradizione della musica dal vivo: clarinetti che vibrano, sax e trombe potenti, fisarmoniche piene di note, dolci violini di antica fattura.

Ho avuto il privilegio di spiare da dietro le quinte il fenomeno, ammirare le bellissime cantanti, salire sui palchi e vedere la pista dall'alto.

Mi sono commosso più di una volta a vedere le coppie così vicine, con i corpi perfettamente sincronizzati, e i baci che scappavano durante i lenti ballati a luci basse.

Più di una volta mi sono fermato ad ascoltare canzoni di un valore assoluto, molto coinvolgenti.

Mi ha colpito la platea del "Festival delle fisarmoniche", ho apprezzato i ballerini delle scuole e delle gare. Un "popolo" antico, fatto di uomini e donne che da cinquantanni ballano e ascoltano liscio. Una vita scandita dalle note del clarinetto e del violino, da parole struggenti, da poesie d'amore.

Andrea Samaritani, maggio 2004